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Informativa in materia di investimenti sostenibili ESG (Environmental, Social and Governance) nell’ambito dei servizi finanziari

Informativa in materia di investimenti sostenibili ESG (Environmental, Social and Governance) nell’ambito dei servizi finanziari (ai sensi dell’art. 3,4 e 5 del Regolamento UE 2019/2008 SFDR)

La presente informativa è stata aggiornata in data 23 luglio 2024 andando a recepire le novità introdotte da Open Capital Partners SGR S.p.A. (di seguito per semplicità anche la “SGR”) con riferimento all’integrazione dei fattori ESG nella propria operatività.

In particolare, nella sezione di cui all’art. 3 “Integrazione della sostenibilità nel servizio di gestione di portafogli (GPM e Fondi)” è puntualmente specificata la modalità attraverso cui la SGR prende in considerazione i rischi di sostenibilità, tanto nel Servizio di Gestione di Portafogli, quanto nella selezione degli strumenti raccomandabili nell’ambito del Servizio di Consulenza in Materia di Investimenti. 

Ulteriore aggiornamento è riferito all’esplicita dichiarazione riferita al fatto che la SGR valuterà quelli che sono considerati gli effetti negativi per la sostenibilità unicamente per le sole Linee di Gestione di Portafogli che perseguiranno prefissati obiettivi sostenibili e sociali. 

Il quadro normativo europeo

Il Regolamento UE 2019/2088 del 27 novembre 2019 “SFDR” - riguardante l'informativa sulla sostenibilità nel settore dei Servizi Finanziari, al fine di contrastare le conseguenze derivanti dai cambiamenti climatici, dall'esaurimento delle risorse e, in genere, dalle criticità legate ai temi della sostenibilità - pone a carico dei “partecipanti ai mercati finanziari” e dei “consulenti finanziari” il compito di dare impulso al cambiamento mediante la mobilitazione dei capitali verso investimenti sostenibili.

Nello specifico, il Regolamento SFDR sancisce alcuni obblighi di trasparenza verso i clienti dei Servizi di Investimento per quanto riguarda l’integrazione dei rischi di sostenibilità nei processi decisionali in materia di investimenti e nei processi di governance, nonché obblighi di trasparenza sugli eventuali effetti negativi delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità. 

Con la presente informativa, Open Capital Partners SGR S.p.A., intende rappresentare: 

•    le modalità di integrazione dei rischi di sostenibilità nelle proprie scelte di investimento; 
•    la scelta di prendere o meno in considerazione i principali effetti negativi delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità e se del caso l’adozione delle politiche di dovuta diligenza per quanto riguarda tali effetti; 
•    le informazioni su come le Politiche di Remunerazione della stessa SGR siano state integrate al fine di prendere in considerazione i richiamati rischi di sostenibilità.
Inoltre, per rendere più agevole la lettura della normativa di riferimento, di seguito vengono riportate le definizioni richiamate dalla normativa:

“Rischio di Sostenibilità”: un evento o una condizione di tipo ambientale, sociale o di governance che, se si verifica, potrebbe provocare un significativo impatto negativo, effettivo o potenziale, sul valore dell’investimento.

“Investimento sostenibile”: l’investimento in un'attività economica che mira a conseguire un obiettivo ambientale o sociale, a condizione che tale investimento non arrechi un danno significativo a nessuno di tali obiettivi e che le imprese che beneficiano degli investimenti sostenibili rispettino prassi di buona governance. Gli investimenti sostenibili, individuati con l’acronimo “ESG" (Environmental, Social e Governance), si pongono i seguenti obiettivi:
•    E = Environmental (ambientale): l’investimento mira a conseguire, ad esempio, un uso efficiente di energia, un impiego di energie rinnovabili, un utilizzo efficiente di materie prime e di risorse idriche;

•    S = Social (sociale): l’investimento mira alla promozione della coesione e dell'integrazione sociale, alla lotta contro la disuguaglianza e al miglioramento delle condizioni di comunità economicamente o socialmente svantaggiate;

•    G = Governance: l'adozione di prassi di buona governance da parte delle imprese che beneficiano di investimenti che promuovono tali obiettivi si traduce in strutture di gestione solide, relazioni positive con il personale, un'adeguata remunerazione del personale e rispetto degli obblighi fiscali.

“Partecipante ai mercati finanziari”: a) un’impresa di assicurazione che rende disponibile un prodotto di investimento assicurativo (IBIP); b) un’impresa di investimento che fornisce servizi di gestione del portafoglio; c) un ente pensionistico aziendale o professionale (EPAP); d) un creatore di un prodotto pensionistico; e) un gestore di fondi di investimento alternativi (GEFIA); f) un fornitore di un prodotto pensionistico individuale paneuropeo (PEPP); g) un gestore di un fondo per il venture capital qualificato registrato conformemente all’articolo 14 del regolamento (UE) n. 345/2013; h) un gestore di un fondo qualificato per l’imprenditoria sociale registrato conformemente all’articolo 15 del Regolamento (UE) n. 346/2013; i) una società di gestione di un organismo d’investimento collettivo in valori mobiliari (società di gestione di OICVM); oppure j) un ente creditizio che fornisce servizi di gestione del portafoglio; 
“Consulente finanziario”: a) un intermediario assicurativo che fornisce consulenza in materia di assicurazioni riguardo agli IBIP; b) un’impresa di assicurazione che fornisce consulenza in materia di assicurazioni riguardo agli IBIP; c) un ente creditizio che fornisce consulenza in materia di investimenti; d) un’impresa di investimento che fornisce consulenza in materia di investimenti; e) un GEFIA che fornisce consulenza in materia di investimenti conformemente all’articolo 6, paragrafo 4, lettera b), punto i), della Direttiva 2011/61/UE; oppure f) una società di gestione di OICVM che fornisce consulenza in materia di investimenti conformemente all’articolo 6, paragrafo 3, lettera b), punto i), della Direttiva 2009/65/CE.

Alcune delle condotte da parte delle imprese non in linea con gli obiettivi di “sostenibilità” possono potenzialmente generare un aggravio di costi e di rischi operativi e reputazionali che potrebbero avere un impatto negativo sulla stabilità dell’impresa stessa, oltre che sul contesto economico in cui la stessa opera, e di conseguenza potrebbero riflettersi negativamente anche sull’investitore finale.

Per converso, le imprese che attuano comportamenti responsabili sotto il profilo della “sostenibilità” avranno un maggiore controllo del rischio e una migliore allocazione delle risorse, con ritorni economici e finanziari a beneficio diretto dell’impresa stessa e del sistema economico, nonché a beneficio indiretto per gli investitori.

Applicando tale concetto in materia di investimenti, un approccio di portafoglio che attua una strategia di diversificazione che integra i fattori di sostenibilità e una strategia finalizzata all’esclusione dall’universo investibile di emittenti / strumenti finanziari ad elevato rischio sostenibilità porterebbe ad ottenere un effetto positivo in termini di migliore gestione del rischio globale di portafoglio, con un conseguente ritorno finanziario positivo.

Per promuovere una maggiore mobilitazione dei capitali verso investimenti ESG, la normativa europea pone a carico dei “partecipanti ai mercati finanziari” e dei “consulenti finanziari” l’obbligo di pubblicare sui propri siti web e di inserire nei documenti precontrattuali apposite “disclosure” al fine di limitare l’asimmetria informativa nei confronti degli investitori finali, con riferimento a:

•    integrazione dei rischi di sostenibilità;

•    integrazione degli effetti negativi della sostenibilità;

•    promozione delle caratteristiche ambientali o sociali e investimenti sostenibili integrate nelle Politiche di Remunerazione.

Formazione del Personale in ambito “sostenibilità”

La Società provvede ad includere nell’ambito dei piani formativi annuali indirizzati a tutto il personale della SGR anche specifica “formazione sul tema della sostenibilità”.

Tale formazione è finalizzata a far acquisire le competenze necessarie per valutare l’integrazione delle informazioni ambientali, sociali e di governo societario nelle analisi finanziare e nelle decisioni di investimento, oltre che come supporto e assistenza da fornire alla clientela in sede di prestazione dei Servizi di Investimento erogati dalla SGR.

Acquisizione delle informazioni sulla “sostenibilità”

Con l’intento di adempiere a quanto previsto dalla normativa, la SGR si avvale di specifici e selezionati provider di dati ESG per avere una copertura informativa attendibile, in particolare, con riferimento ai rischi di sostenibilità circa gli strumenti finanziari da inserire nelle proprie Linee di Gestione di Portafogli su base individuale, nei propri Fondi, nonché da proporre alla propria clientela mediante il Servizio di Consulenza in Materia di Investimenti.

Art. 3.- Ai sensi dell’art. 3 del Regolamento UE 2019/2088 «i partecipanti ai mercati finanziari pubblicano sui loro siti web informazioni circa le rispettive politiche sull’integrazione dei rischi di sostenibilità nei loro processi decisionali relativi agli investimenti.» 

Integrazione della sostenibilità nei Servizi di Gestione di Portafogli (GPM e Fondi)

Una dinamica sociale importante che sta caratterizzando il nostro tempo è data dallo sviluppo di una sensibilità sempre più accentuata per i temi riguardanti l’ambiente, i diritti umani, la sostenibilità e la trasparenza.

Nel settore finanziario tutto questo si sta traducendo in una maggiore domanda di investimenti definiti "responsabili", ossia di prodotti caratterizzati da un approccio che unisce alle tradizionali logiche finanziarie i principi di sostenibilità ambientale, sociale e di governance.

In qualità di partecipante ai mercati finanziari Open Capital Partners SGR S.p.A., in seguito a tali cambiamenti intervenuti sul mercato finanziario indotti dalla crescente attenzione ai fattori di sostenibilità, si sta adoperando per integrare i fattori di sostenibilità, quindi del rischio di sostenibilità nelle proprie decisioni di investimento, in modo da adeguare i propri prodotti e servizi alle mutate esigenze della clientela.

È sempre più riconosciuto dalla Comunità internazionale come l’integrazione dei criteri ESG nella strategia possa generare profitti sostenibili nel tempo e, di conseguenza, generare una solida prospettiva di creazione di valore per tutti gli stakeholder.

Inoltre, ciò consente una gestione più efficiente dei rischi, finanziari, ambientali e sociali, che possono incidere negativamente sulla creazione di valore dei singoli investimenti.

Ne consegue che riuscire ad individuare e gestire questi rischi fa parte del dovere fiduciario di tutelare il valore creato nel tempo.

Al fine di presidiare il rischio, Open Capital Partners SGR S.p.A., ha integrato i processi di investimento affiancando alle tradizionali analisi finanziarie, le valutazioni inerenti all’esposizione al rischio di sostenibilità di ciascuna scelta di investimento seguendo strategie di investimento c.d. “sostenibili”. 

In particolare, la nostra SGR ha deciso di dotarsi di un sistema di gestione dei rischi di sostenibilità integrando le opportune valutazioni all’interno del proprio processo di investimento garantendo che per tutti i prodotti gestiti dalla stessa SGR sia presente nei singoli portafogli una percentuale minima del 50% investita in strumenti classificati come “sostenibili” (“rating ≥3” rispetto alla scala da 1 [minimo punteggio] a 5 [massimo punteggio] così come valutato dall’info-provider in uso alla SGR).

La strategia d’investimento della SGR prevede la mitigazione dei rischi di sostenibilità utilizzando:  

  • logiche di selezione positiva/ best in class nell'ambito del Servizio di Gestione di Portafogli. Le decisioni sono realizzate facendo affidamento sui dati reperiti da info-provider specializzati e sulle informazioni pubblicamente disponibili, selezionando quindi strumenti finanziari secondo delle logiche di selezione positiva, in base alle quali vengono preferite le imprese con le migliori prassi ambientali, sociali e di governance. Saranno ricompresi anche gli investimenti in imprese/emittenti appartenenti a benchmark dichiaratamente ESG e/o allineati alle normative internazionali sul clima (ad esempio l'allineamento all'accordo di Parigi “COP21”), e/o inquadrabili nelle categorie "Green", "Social" e "Sustainability", indipendentemente dal reperimento dei dati sui molteplici fattori ESG.

L’investimento in tali fattori ESG verrà misurato e monitorato costantemente dalla stessa SGR.

Integrazione della sostenibilità nel Servizio di Consulenza in Materia di Investimenti

Il tema della sostenibilità viene considerato prioritario da Open Capital Partners SGR S.p.A. anche nell’ambito del Servizio di Consulenza in Materia di Investimenti ove è integrato nelle varie fasi del processo di prestazione di tale Servizio alla clientela.

I fattori e, quindi, il rischio di sostenibilità, in primo luogo, sono integrati nelle logiche di definizione dei portafogli modello da proporre alla clientela.

Gli stessi sono puntualmente considerati nella selezione di tutti gli Strumenti Finanziari che fanno parte delle cosiddette “Focus List” di riferimento associate alle singole asset class che compongono i Portafogli Modello.

La SGR si avvale di info-provider per la classificazione degli Strumenti Finanziari (“ETF” e “OICR”) che si caratterizzano per un dichiarato rispetto dei criteri ESG, garantendo che tali abbiano un rating maggiore e uguale a 2 sulla scala da 1-5 individuata dall’info info-provider selezionato dalla stessa SGR. Parimenti, per quanto concerne la selezione di “Titoli Obbligazionari Governativi e/o emessi da Istituzioni Sovranazionali”, il rating dell’emittente dovrà essere pari o maggiore a 3.  

A far data dal 2 agosto 2022, le preferenze della clientela riguardo ai fattori di sostenibilità sono raccolte attraverso la puntuale compilazione del Questionario di “profilatura” MiFID, utilizzato per l‘acquisizione delle informazioni ai fini dell'erogazione dei Servizi di Investimento e dei processi di verifica dell’adeguatezza degli stessi.

In particolare, per valutare se un Prodotto / Strumento Finanziario sia adeguato alle caratteristiche ed alle esigenze della clientela, in aggiunta agli obiettivi di investimento, alla tolleranza al rischio, alla situazione finanziaria e alle conoscenze in materia di investimento, Open Capital Partners SGR S.p.A. considera anche le preferenze in merito agli impatti positivi sull’ambiente, alle esigenze sociali e di buona governance delle imprese sulla base delle dichiarazioni degli emittenti o del rating di provider terzi.

A tal fine, la SGR segue con una particolare attenzione l'evoluzione del quadro regolamentare di riferimento e, nello specifico, il recepimento delle logiche di integrazione dei fattori di sostenibilità nell’ambito della normativa sui Servizi di Investimento.

 

Art. 4. - Trasparenza degli effetti negativi per la sostenibilità

Ai sensi dell’art. 4 del Regolamento UE 2019/2088 “I partecipanti ai mercati finanziari pubblicano e aggiornano sui propri siti web: 

a) ove prendano in considerazione i principali effetti negativi delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità, una dichiarazione concernente le politiche di dovuta diligenza per quanto riguarda tali effetti, tenendo debitamente conto delle loro dimensioni, della natura e dell’ampiezza delle loro attività e della tipologia dei prodotti finanziari che rendono disponibili; oppure

b) ove non prendano in considerazione gli effetti negativi delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità, una chiara motivazione di tale mancata considerazione comprese, se del caso, informazioni concernenti se e quando intendono prendere in considerazione tali effetti negativi”.

Open Capital Partners SGR S.p.A. è consapevole del fatto che le decisioni di investimento potrebbero generare impatti diretti ed indiretti, sia positivi che negativi, sui fattori di sostenibilità ambientali, sociali o di governance (genericamente per identificare il concetto di impatti negativi sui fattori di sostenibilità viene utilizzato il termine PAI – Principal Adverse Sustainability Impact).

Gli effetti negativi per la sostenibilità, identificati come i principali effetti avversi sui fattori ambientali, sociali e di governance provocati dalle decisioni di investimento e dalle consulenze in materia di investimento verranno identificati e considerati dalla SGR mediante informazioni acquisite da idonei info provider.

Per le sole Linee di Gestione di Portafogli che perseguono dichiarati e prefissati obiettivi sostenibili e/o sociali, la SGR ha definito specifiche metodologie di selezione e monitoraggio, nonché la possibilità di valutare i principali effetti negativi delle scelte di investimento.

La Società monitora costantemente l’evoluzione delle disposizioni normative al fine di valutare le modalità con cui determinare gli impatti negativi, ai sensi dell’articolo 4 del Regolamento 2019/2088.

Art. 5. - Trasparenza delle Politiche di Remunerazione relativamente all’integrazione dei rischi di sostenibilità

Il Regolamento SFDR prevede che anche Open Capital Partners SGR S.p.A. includa nelle proprie Politiche di Remunerazione informazioni su come tali siano coerenti con l’integrazione dei rischi di sostenibilità.

Tenendo conto della rilevanza che i rischi di sostenibilità hanno nella prestazione dei Servizi, la nostra SGR tiene conto dei fattori ambientali, sociali e di governance nelle proprie Politiche di Remunerazione a far data dal 25 ottobre 2022.

Ritenendo che le tematiche ESG siano un fattore chiave per rafforzare i risultati finanziari del proprio business, se prevista, l’eventuale componente variabile della remunerazione tiene in considerazione specifici obiettivi di sostenibilità, coerenti con il modello di business e integrati nella strategia aziendale della SGR

Open Capital Partners SGR S.p.A. assicura una sana ed efficace gestione dei rischi di sostenibilità, anche attraverso un sistema di remunerazione che non incoraggia l’assunzione di rischi legati a fattori ESG.